Appello contro il (cosiddetto) Polo delle Libertà

È necessario battere col voto il cosiddetto Polo delle Libertà.

Destra e sinistra non c’entrano: è in gioco la democrazia: Berlusconi ha dichiarato di voler riformare la prima parte della Costituzione, che contiene i valori su cui si fonda la nostra società, e di volere altresì una legge che darebbe al Parlamento la facoltà di stabilire ogni anno la priorità dei reati da perseguire. Una tale legge subordinerebbe il potere giudiziario al potere politico, abbattendo così uno dei pilastri dello stato di diritto.

Oltre a ciò Berlusconi, che è ancora indagato, in Italia e all’estero, per reati diversi, fra cui uno riguardante la mafia, insulta i giudici e cerca di delegittimarli in tutti i modi, un fatto che non ha riscontri al mondo.

Ma siamo veramente un paese civile? Chi pensa ai propri affari economici e ai propri vantaggi fiscali governa malissimo: nei sette mesi del 1994 il governo Berlusconi dette una prova disastrosa.

Gli innumerevoli conflitti di interesse creerebbero ostacoli tremendi a un suo governo sia in Italia e, ancora di più, in Europa.

Le grandiose opere pubbliche promesse dal Polo dovrebbero essere finanziate almeno in parte col debito pubblico, ciò che ci condurrebbe fuori dall’Europa.

A coloro che, delusi dal centrosinistra, pensano di non andare a votare, diciamo: chi si astiene vota Berlusconi.

Una vittoria del Polo minerebbe le basi stesse della democrazia.

Norberto Bobbio, Alessandro Galante Garrone,
Alessandro Pizzorusso, Paolo Sylos Labini 
Le adesioni possono essere inviate: 
al sito Internet: www.ilponterivista.com
ovvero alla e-mail:
o al fax 055.6236102 

 
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