IL PAPA DEI PRIMATI
Se la quantità va a scapito della qualità

Questo papa ha battuto davvero ogni record, e a ragione può essere collocato nel Guinness dei primati: per il gran numero di Santi e Beati innalzati agli altari, per le città e le nazioni visitate nei suoi viaggi, per i peccati e gli abusi altrui di cui ha chiesto perdono, per le folle osannanti raccolte ad ogni sua apparizione, per la contraddittorietà delle sue parole e dei suoi gesti, per la quantità di cardinali che è riuscito a stipare nel Sacro Collegio, per il fiume di parole che ha fatto scrivere e le ore di tv che è riuscito a farsi dedicare. 

Un papa tanto attivo, anche nella malattia, non lo avremo probabilmente mai più e non sarà un male visto che alla quantità non sempre si accompagna la qualità. Il caso ultimo, quello dell’inflazionistica distribuzione della porpora, ne è un esempio lampante. Aver sforato il limite dei 120 cardinali elettori, stabilito da Paolo VI, evidentemente non bastava, se in fretta e furia se ne sono dovuti aggiungere altri sette, sei dei quali scelti per mascherare un errore o forse uno sgarbo.

La vicenda è nota: il Presidente della Conferenza episcopale tedesca, troppo libero e poco allineato con Roma, benché abbia tutti i titoli per capacità, merito e carriera, è stato escluso dalla prima numerosissima infornata, dopo essere stato “dimenticato” in almeno due altre occasioni. Qualcuno dice che i vescovi tedeschi abbiano minacciato di sospendere gli aiuti finanziari a Roma e alla chiesa polacca. Qualche altro che si siano dichiarati pronti ad accentuare la propria indipendenza. Sia come sia Giovanni Paolo II è stato costretto a ripensarci e a precludere a sé stesso e al suo successore ogni altra nomina cardinalizia per almeno quattro o cinque anni, non solo, ma a precludersela con scelte discutibili e, in alcuni casi, non chiaramente motivate.

Bell’esempio di imprevidenza, visto che il cardinalato non è solo una delle tante cariche onorifiche da cui i vangeli consigliano di stare lontani, come da ogni altra tentazione satanica, ma abilita a far parte di coloro che godono di elettorato attivo e passivo per la nomina del papa.

Da un collegio cardinalizio pletorico è ben difficile che lo Spirito riesca a far uscire un papa di alte qualità spirituali ed umane. Qualche volta, bisogna ammetterlo, accade ed è accaduto. Accadrà ancora?

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