LIBRI |
Piccole storie di fede |
Raccontare frammenti di frammenti è un po’ come cercare il tempo opportuno e decisivo che a ciascuno di noi viene incontro nella vita. Certo non il Kairos con la maiuscola, non il grande evento decisivo della storia, ma il kairos minuscolo, che forse può segnare un’esistenza singola o anche solo sollevarla per un attimo dalla banalità per renderla, in qualche modo, significativa. È la scelta dell’autrice: ricercare tracce di fede nelle quasi invisibili moralità del quotidiano, senza forzarle, ma semplicemente proponendole nella loro disarmata semplicità. Siano esse la scoperta della disponibilità e dell’attenzione degli altri nei nostri confronti in occasione di una malattia o lo scambio di una prima battuta tra mute frequentatrici di un parco; siano l’aiuto offerto ad un emarginato o l’ascolto di una bella voce solista durante un rientro a casa in treno a fine di una faticosa settimana. Come sono senza picchi gli eventi, così senza picchi è la lingua, piana, volutamente sotto tono, appena appena colorata da qualche cenno di partecipazione dell’autrice al misterioso incontro tra la nascosta moralità dei protagonisti e la loro ancor più implicita spiritualità. Nascosta e quasi invisibile è oggi la vera fede, almeno quanto è pudica e aliena da ogni esibizione l’autentica bontà. a.b. • P. Egidi Bouchard, Piccole storie di fede, Cantalupa (To), Effatà, 2001, pp. 96, euro 6,20. |