FURBOCRAZIA
Una vecchietta trasgressiva

Alcuni anni fa fui testimone oculare di uno straordinario avvenimento: vidi con i miei occhi una signora anziana prendere la singolare e coraggiosa iniziativa di... osservare la legge! Sembra incredibile, ma io stesso la vidi chinarsi e raccogliere con l’apposita paletta le deiezioni del suo cagnolino. Mi sono sentito in dovere di congratularmi e stringerle la mano. Avessi saputo che questo spettacolo mai si sarebbe presentato al mio sguardo, le avrei chiesto un autografo.

Può darsi che quella signora voti per Berlusconi: male. Ma ciò non toglie nulla al carattere positivamente rivoluzionario del suo grande gesto. Questa audace donna si è opposta all’imperativo categorico secondo il quale le leggi sono fatte per essere disattese: basta solo non farsi pescare. Questo feroce imperativo è una legge non scritta, ma disciplinatamente osservata da milioni di italiani. Chi invece desidera costruire una società che promuova un autentico benessere deve invece moltiplicare azioni sovversive come quella descritta.

E per le leggi ingiuste o stupide? Cominciamo a cancellare immediatamente le leggi demenziali, quelle che, se osservate, danneggerebbero tutti, nessuno escluso. Le leggi folli sono un vilipendio continuo alla legalità, sono un incoraggiamento a fregarcene di tutte le leggi. E l’amore sincero per la legalità può creare il clima adatto per l’abolizione delle leggi ingiuste, cioè di quelle che favoriscono gli uni e danneggiano gli altri.

Occorre dunque ribellarci alla furbocrazia dominante e metterci alla sequela dell’intrepida vecchietta.

D.O.


 
 
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