BANDIERE E SIMBOLI
Origini ambigue

È da giorni che alcuni ambienti cattolici sono uniti da una comune ricerca: quali sono le oscure origini del drappo della pace? Quale oscuro “essere” ha pensato, per primo, di usare come simbolo della comune volontà di pace un semplice vessillo arcobaleno?

Cerca e ricerca, scruta e indaga ecco gli sconcertanti risultati: ha origini gay, dicono alcuni. No! Ha origini esoteriche, sentenziano altri.

Nonostante il disaccordo c’è un dato di fatto: nell’uno e nell’altro caso si impone una “oggettiva” considerazione, le origini sono ambigue, anzi immorali. Ne consegue che i buoni cattolici che vogliono la pace non possono contaminarsi, esponendo (addirittura alcuni nelle chiese e nella stessa piazza del papa) e marciandovi sotto un simbolo tanto ambiguo.

Sempre i soliti cattolici ossessionati dalla ricerca della purezza delle origini del drappo arcobaleno mettono, cristianamente, in guardia gli altri cattolici: un simbolo del genere, equivoco e immorale sin dalle sue origini, non può che rappresentare un pacifismo ambiguo, poco chiaro e, guarda i così detti «disobbedienti», immorale. Quindi! Attenti cattolici per la pace non confondetevi con quei lupi travestiti da pecorelle.

È da giorni che mi assilla un pensiero: ma questi «bravi e incontaminati» cattolici, ossessionati dalla purezza dell’origine dei simboli non hanno mai pensato di indagare sulle origini di un altro simbolo? Se non erro da circa 2000 anni i cristiani stessi si riconoscono sotto un simbolo, anche questo dalle origini ambigue e immorali: una croce! Era o no all’origine simbolo di infamia, di tortura e di morte?

Antonello Famà
 


 
 
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