Cecenia dimenticata

È vero. Bisognerebbe dimostrare ugualmente per la Cecenia, per il Congo, per Israele-Palestina, e tutte le altre guerre. Il movimento per la pace non ha la forza di fare tutto. Neppure la volontà? È davvero soltanto anti-Usa? Eppure, manifestare contro la guerra più arrogante, celebrata come il Bene contro il Male (nulla di meno), è, a maggior ragione, essere contro tutte le guerre meno vistose e santificate. Del resto, il più potente è sempre stato nella storia il più pericoloso e dannoso. Tuttavia, il problema rimane.

È un fatto che sulla Cecenia si sa molto meno. Così come sulle guerre in Africa. Ciò comporta, ma non giustifica, che ci sia minore indignazione. Bisogna fare ciò che non fa la grande informazione, cioè diffondere informazioni raccolte da chi, come i missionari, è a più diretta conoscenza delle situazioni in modo generoso e disinteressato.

D’altra parte, anche dimostrare contro ogni guerra è poco. Il pacifismo è solamente contro le guerre, che sono la violenza più vistosa e dolorosa, ma meno radicata. Le violenze strutturali e culturali sono più gravi, e più accettate. La nonviolenza vede e combatte queste; è più del pacifismo.

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