LIBRI |
Si può ancora essere pacifisti? |
Durante la prima guerra mondiale H Johnson disse che «la prima vittima della guerra è la verità». A più di un anno da l’11 settembre quel pensiero mantiene intatta la sua intuizione. Si è confuso un attentato terroristico contro l’umanità, non solo contro il popolo americano, con una dichiarazione di guerra. Non aver chiarito questo punto di svolta ha significato anche rinunciare nella ricerca della verità, formulare risposte sbagliate, come la guerra preventiva, a problemi autentici qual è il terrorismo internazionale. Il terrorismo non si estirpa con la guerra perché ha un volto indefinito, non usa eserciti regolari, non ha regole di guerra tradizionali, la sua logica è illogicamente irrazionale e criminalmente determinata. Il terrorismo nasce non solo su logiche criminali di potere, ma soprattutto dai nodi culturali e sociali irrisolti come i fossati tra le sacche di miseria e la ricchezza globalizzate. In questo terreno il terrorismo arruola, dà un volto armato alla disperazione di un mondo orientale ancora troppo sconosciuto. Questo libro, che raccoglie i contributi di autorevoli persone di ispirazione cristiana (card. C.M.Martini, V. Colmegna, G. Zizola, R. Fabris, V. Salvoldi, L. Lorenzetti, mons. L. Bettazzi, G. Salvoldi, M. Toschi, A.T. Negri) è una riflessione, una interrogazione sul significato, sulla validità di un pacifismo che, soprattutto oggi, deve fare i conti con nuovi e terrificanti scenari di violenza, di guerre ancora sparse nel pianeta (vedi in Africa) e di un terrorismo internazionale non ancora sconfitto. Un brillante sforzo di riflessione a più voci e a tutto campo: teologico, culturale, sociologico, pastorale. Se le manifestazioni per la pace non sono certamente conclusive, non sono nemmeno inutili perché «l’epifania è sempre una festa cristiana che viene in qualche modo continuata anche manifestando per la pace e richiamando intorno a questo problema, che è il problema del nostro tempo, l’attesa e la sofferenza della povera gente» (card. Feltin). Come scritto nella prefazione al libro «non è necessario essere d’accordo con le tesi sostenute, l’importante è confrontarsi», anche per amore della verità: uno dei quattro pilastri fondamentali della pace indicata, insiema a giustizia, libertà e solidarietà, profeticamente nella Pacem in terris da Giovanni XXIII. • Valentino Salvoldi, Si può ancora essere pacifisti? Interrogativi dopo l’11 settembre, Ancora, € 11. |