Storie e detti islamici di Gesù

«Beato colui che vede col suo cuore, ma il cui cuore non è in ciò che egli vede».

Cristo disse: «Sta in mezzo, ma cammina a lato».

Nei suoi viaggi Gesù passò accanto a un teschio in putrefazione. E gli comandò di parlare. Il teschio disse: «Spirito di Dio, il mio nome è Balwan ibn Hafs, re dello Yemen. Ho vissuto un migliaio di anni, ho generato un migliaio di figli, ho deflorato un migliaio di vergini, ho sconfitto un migliaio di eserciti, ho ucciso un migliaio di tiranni e ho conquistato un migliaio di città. Chi ode il mio racconto non sia tentato dal mondo, perché era come nulla, come il sogno di un dormiente». E Gesù pianse.

Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità vi dico – egli usava spesso dire: “In verità vi dico” – coloro tra voi che si dolgono di più nella sfortuna sono quelli più attaccati a questo mondo».

Un maiale passò accanto a Gesù. Gesù disse: «Passa in pace». Gli fu chiesto: «Spirito di Dio, come puoi dire questo a un maiale?». Gesù replicò: «Odio assuefare la mia lingua al male».

Gesù incontrò un uomo e gli chiese: «Che cosa stai facendo?». «Mi dedico a Dio», rispose l’uomo. Gesù chiese: «Chi si prende cura di te?». «Mio fratello», rispose l’uomo. Gesù disse: «Il tuo fratello è più devoto a Dio di te».

In realtà, chi possiede anche una pietra da usare come cuscino possiede già in questo mondo ciò che Satana può usare per profittarne contro di lui. E tutto questo in virtù di una pietra! Immaginate il caso di uno che possiede sontuosi cuscini e letti e splendidi giardini. Quando mai una tale persona potrà sentire l’invito ad adorare Dio?

da «Concilium» 4/2003, pp. 95-97

Natale 2003: pace, shalom e salam.



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