Memorie |
Sotto questo occhiello di solito ricordiamo le persone scomparse, le eredità che esse regalano alla nostra coscienza memore. All’inizio di un anno ricordiamo qualche ricorrenza speciale, di valore pubblico, che sollecita le memorie attente a ricevere dal passato cose vive. Il 9 gennaio sono cento anni dalla nascita di Giorgio La Pira e il 5 marzo di Karl Rahner; il 12 febbraio duecento dalla morte di Immanuel Kant: figure diverse, ma ancora preziosamente parlanti a noi, se abbiamo attenzione. Il 24 gennaio ricordiamo a Torino Domenico Sereno Regis, promotore della democrazia di base e del volontariato civile: a vent’anni dalla morte, il suo impegno è raccolto soprattutto nella ricerca di pace. Il 7 giugno saranno dieci anni dalla morte di Umberto Vivarelli, uomo di vangelo e di popolo, che un convegno ricorderà e riascolterà. La tragedia colpevole di Bhopal, ventimila morti avvelenati, dovrà essere ricordata il 2 e 3 dicembre, per evitare, se ancora è possibile, che l’industria del profitto produca stragi. Ma ogni giorno, per chi vive il tempo nella sua ricca profondità, ci ammonisce e ci sollecita con memorie ricche di futuro, anche altre che in questo momento dimentichiamo. [ ] |