Padre, perché non parli?

Con questo titolo esplicito, riferito al silenzio «pesante» di quasi tutti i vescovi italiani di fronte al «disvalore» del berlusconismo – piaga che ferisce la nostra democrazia», «pericolosa deriva italiana», «eclissi della legalità» – il bel mensile di «Famiglia Cristiana», «Jesus», nel numero di novembre, pubblica un dossier di dodici pagine. Intervengono con chiarezza diciassette tra vescovi (Bettazzi, Bregantini, Dho, Sanguinetti), preti, teologi, intellettuali, a commento della lettera aperta di Franco Monaco, rappresentativo parlamentare della Margherita, scritta ai vescovi italiani per incitarli a rompere il silenzio in difesa dei «valori umani e cristiani non negoziabili», che la «religione del mercato» offende.

«La Chiesa finisce col chiedere alla politica non di realizzare il bene comune ma quello della istituzione ecclesiastica», scrive Angelo Bertani. Il teologo Giacomo Canobbio parla di «real-politik dei pastori». E Giuseppe Mattai, teologo della pace, conclude «cercando profezia». Se i pastori hanno la bocca tappata (da che cosa? da chi?) parlano i liberi cristiani, e la parola da dire è detta. Chi ha orecchie per intendere?

[ ]



Indice] [ Sommario] [ Archivio] [ Pagina principale ]