La matematica è una contraddizione |
È l’ennesima volta che i giornali pubblicano cifre apparentemente esattissime, ma in realtà in contrasto con altre cifre «esattissime», pubblicate nella stessa pagina. Anche per quanto riguarda gli stipendi ai dipendenti, si notano stridenti contraddizioni. Ad es. su «la Repubblica» del 13-1-2004, lo stipendio medio dei tranvieri risulterebbe pari a 1492 euro al mese, mentre sullo stesso quotidiano del 31-1-2004 lo stipendio risulterebbe pari a 1047 euro. Quale “scrupoloso” giornalista ha ragione? Anche per quanto riguarda la percentuale degli scioperanti in qualsiasi settore, si ha sempre una guerra di numeri, fino ad arrivare a contrapporre un 10% (sciopero fallito) a un 80% (sciopero riuscito). Nell’era dell’informatica e della mania dell’esattezza le cifre sembrano non dire più nulla, anche quando si tratta di dati accessibili a qualsiasi giornalista. Quando si tratta poi di sondaggi o di statistiche riguardanti il mondo intero, chi può verificarne la fondatezza? Eppure le statistiche indicano l’importanza o meno di fatti e opinioni che influenzano la nostra vita presente e futura. Chi ci salverà dalla negligenza o dalla malafede dei maghi della statistica? Dario Oitana |