SANTO VOLTO |
Finalmente la prima pietra |
Il cardinale di Torino, Severino Poletto: «La chiesa sarà pronta per il Natale 2005, in tempo per le Olimpiadi». Antonio Saitta, neo presidente della Provincia, ha sottolineato come il tempio di Botta, architetto progettista, sia «segno di trascendenza». Per Giampiero Leo, assessore alla cultura della Regione, si tratta di «un’opera di grande bellezza, un incoraggiamento per la città». La Regione ha stanziato 5 milioni di euro come contributo alla realizzazione del complesso. Chiamparino, sindaco di Torino, ha detto: «Niente è più simbolico del segno che la Chiesa ha scelto di lasciare qui e testimonia il suo profondo rapporto con la città». «Il cardinale crede ai miracoli dell’edilizia – ha sorriso Botta –. Sono centinaia le persone impegnate in questa impresa: l’appuntamento è in cantiere, tra qualche mese». (Dichiarazioni riprese da «La Stampa», 25 giugno 2004, cronaca di Torino). Un tempio da mille fedeli, dalle linee ispirate a un ingranaggio, che fisserà nella storia la vocazione industriale di Torino. Tempio-ingranaggio con campanile-ciminiera. Il cardinale Poletto ha posato la prima pietra della chiesa del Santo Volto, cuore di un vasto complesso che comprenderà i nuovi uffici della Curia, casa parrocchiale, oratorio, centro congressi. Se ne sentiva il bisogno. Torino, come si sa, è carente di chiese che, giorni feriali e feste comandate, straripano di fedeli oranti. Da tempo nelle scuole, nelle fabbriche, nei negozi, a Porta Palazzo e ai Murazzi, alla Falchera come alla Crocetta, ci si interrogava a gran voce sul perché Torino non avesse una chiesa da mille posti. Se lo chiedevano i pensionati e gli immigrati, gli ex co.co.co e i precari, le casalinghe e gli artigiani, gli studenti e i bancari, i baristi e gli artisti. Proprio tutti. Soprattutto se lo chiedevano gli operai delle ex acciaierie Fiat, devotamente riconoscenti perché finalmente sulle loro macerie si costruirà il Tempio-Ingranaggio col Campanile-Ciminiera. Claudio Canal |