Gandhi sul telefonino

Da un po’ di giorni alla Tv c’è una pubblicità di Telecomitalia dove si vede Gandhi che parla alle folle di tutto il mondo con i più moderni mezzi di comunicazione che finisce con una frase del tipo «Se avesse avuto la possibilità di comunicare così, il mondo adesso come sarebbe?» Questo è il classico esempio di mistificazione della realtà. In effetti molto del successo di Gandhi derivò dalla possibilità di comunicare le sue idee tramite libri ma soprattutto giornali. Buona parte dei suoi scritti, anche quelli raccolti in libri, sono articoli che lui pubblicò su giornali a cui collaborava o che curava. Nell’epoca in cui non c’erano altri mezzi di comunicazione, anche un giornale “artigianale” fatto con una quantità di risorse ristrette aveva una dignità paragonabile a quella dei media mainstream.

La domanda retorica che fa Telecom alla fine della sua pubblicità avrebbe senso se non fosse per il fatto che, come tutti noi possiamo quasi quotidianamente sperimentare, se Gandhi vivesse adesso non avrebbe sicuramente la possibilità di comunicare da maxischermi sulla Piazza rossa o dai telefonini di tutto il mondo. L’unico spiraglio che per ora avrebbe a disposizione, per quanto piccolo, sarebbe internet. Sarebbe da sommergere Telecom di messaggi del tipo: «Se voi deste la possibilità a Gandhi di comunicare con i vostri mezzi di comunicazione come sarebbe il mondo?».

L’importante è comunicare, ma quante persone non riceveranno in tutta la loro vita un messaggio «di Gandhi»? Sta a noi farlo, nonostante Telecom.

Carlo Schenone



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