ULTIM'ORA |
Giuliana Sgrena |
All’ultima ora, non potendo soffermarci sulla felice liberazione di Giuliana Sgrena, funestata dall’uccisione di Nicola Calipari, possiamo per ora solo riflettere ulteriormente sul male della guerra che produce mali senza fine. Giuliana Sgrena è uscita in modo drammatico dalla sua prigione. Aveva parlato in quel video sconvolgente, prostrata dalla sofferenza morale, per dire in altro modo quello che ha sempre detto: questa guerra impregnata di falsità tortura un popolo; l’Italia vi partecipa e si fa odiare. Noi, con questo foglio, abbiamo partecipato al moto popolare, culminato nella manifestazione del 19 febbraio e nel digiuno a staffetta dal 1° marzo, di insistente richiesta di giustizia, perciò di liberazione di tutti i sequestrati – Giuliana, Florence Aubenas e il suo interprete – e di fine della guerra e dell’occupazione. E diciamo che alla guerra deve seguire, per giustizia, il civile e pacifico aiuto internazionale all’Iraq, e che gli invasori devono essere esclusi dai profitti strategici, politici ed economici del dopoguerra. Ma anche ci dobbiamo chiedere perché sono colpite così le persone e tacitate le voci che parlano contro la guerra. Noi speriamo e preghiamo che le violenze scatenate dalla guerra non colpiscano più nessuno, e che sia restituita la parola ai testimoni, perché la verità è necessaria come la vita. Ma, come persone particolarmente obbligate a pensare e valutare i fatti, sappiamo che chi ha voluto questa guerraa, per motivi osceni, è responsabile delle sue conseguenze. La dittatura precedente non giustifica la dittatura della guerra e dei suoi veleni. [ ] |