LIBRI |
Muoio assassinato questa notte |
Gary Graham, cresciuto nel ghetto nero di Houston, fu accusato di un omicidio nel 1981, quando era ancora minorenne, e condannato a morte sulla base di un’unica, inconsistente testimonianza oculare. Fu senz’altro la sua personalità eccezionale che gli permise una lunghissima sopravvivenza nel braccio della morte, attraverso una interminabile serie di appelli. Era diventato un leader politico carismatico ed estremista quando infine fu ucciso, nel giugno del 2000. La storia di Gary Graham denuncia la politica che sta alla base della pena di morte negli Stati Uniti: la «massima sanzione» viene inflitta in maniera rozza e spietata – senza risparmiare minorenni, malati mentali e possibili innocenti – alle fasce sociali più deboli, respinte ai margini della vita civile nel buio della miseria e nella delinquenza endemiche. Graham non era colpevole del delitto per cui fu condannato a morte. Afferma l’avvocato Richard Burr: «In sintesi, la risposta alla domanda sul perché Gary Graham sia stato ucciso è che si è trattato di convenienza politica: il signor Graham è morto perché il largo utilizzo della pena di morte da parte di George Bush potesse continuare a favorire, anziché a minare, i suoi interessi politici». Utilizzando esclusivamente documenti autentici il Comitato Paul Rougeau ha composto un libro sulla vita e sul caso giudiziario di Gary Graham. Lo scopo è di innescare una forte discussione sul suo caso e sulle ragioni etiche, culturali e politiche dell’uso della pena di morte negli Stati Uniti d’America.
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