LETTERE |
Non a tutti piace |
6 novembre 2004 Segnalo alla Redazione de il foglio una frase dell’articolo di G. Santambrogio, Metti i cardinali nel taccuino, a p. 36 de «La Domenica – Sole 24 ore», del 31 ottobre 2004: «Un interrogativo che è anche una preoccupazione accompagna la riflessione di tutti i cardinali: se il protestantesimo si sta paganizzando, la chiesa cattolica si sta protestantizzando? Ovvero quale risposta occorre dare..., ecc.».
Al primo lettore chiediamo: facciamo davvero così paura che non si è sentito di firmarsi? Ma soprattutto: su quali basi i cardinali affermano – lui pare condividere – che il protestantesimo si va paganizzando? E se il cattolicesimo si stesse davvero protestantizzando, sarebbe poi un gran danno in ottica ecumenica? Sono più importanti le appartenenze confessionali o la fedeltà cristiana al vangelo? Il paganesimo a sua volta che cosa mai farà, secondo i nostri? Si va forse cattolicizzando, secondo il movimento circolare e compensatorio tipico della dinamica dei liquidi? E l’ateismo pratico, meglio, l’indifferentismo e l’egoismo etico, areligioso e irreligioso, di cattolici, protestanti e neopagani, non domina da sempre la società? Non è questo il vero pericolo? Quello di chi sotto l’usbergo di qualche proclama confessionale, fa quanto è in suoi potere per spadroneggiare nel mondo a spese degli altri e, potendolo, persino di Dio. Al secondo lettore: non abbiamo rubato nulla a nessuno, se mai è Ferrara che ci ha rubato il titolo della testata (il foglio è stato fondato nel 1971!). Siamo utili idioti? Se non altro utili, non semplicemente idioti. Quanto all’eccesso di etica: dati i tempi, melius abundare. La morte, infine, ci accomuna tutti. Se questo lettore è, come pare, un devoto di Davila, buon esemplare di reazionario cattolico latinoamericano, non rimarrà probabilmente scosso da queste banali osservazioni... Noi, tuttavia, tremiamo all’idea che il prossimo papa possa venire da questi ambienti geospirituali... [ ] |