Un regalo per Bush


L’assassinio di Calipari ha messo in imbarazzo Bush e Berlusconi. Ma si saranno presto rasserenati.

Infatti, «sono tacitate le voci che parlano contro la guerra» (cfr editoriale nello scorso numero del foglio). E chi tacita queste voci antibush? Forse
Bush? No, non è né Bush né la Cia. Sono i più solerti leccapiedi di Bush, sono coloro che, nelle loro allucinazioni, credono di essere dei... resistenti! Infatti, come ha affermato con tristezza la Sgrena, non sarà più possibile alcuna controinformazione. I giornalisti amici dell’Iraq sono considerati da alcuni iracheni malati di mente ma armati come... dei nemici e delle spie! Dunque le uniche informazioni saranno quelle che ci passerà Bush, il quale, anche se non intelligente, è furbo e sfrutterà il dono fornitogli gratis dagli psicopatici di Bagdad. Eppure «la verità è necessaria come la vita». E allora gridiamola questa verità: quelli che si definiscono resistenti sono o dei poveri folli schiavetti di Bush, o dei folli invasati dall’odio, a cui fa perciò orrore avere degli amici in Occidente.
 

d. o.


[ Indice] [ Archivio] [ Pagina principale ]