MEMORIA

Franco Ardusso


Prete e teologo della chiesa torinese, Franco Ardusso è morto il 14 aprile, quasi settantenne, per una improvvisa conclusione della malattia tumorale che portava da anni con pazienza. Ce ne parlò, tanto tempo fa, con la speranza di un pericolo scampato. Il presbiterio torinese perde un altro dei preti migliori. Laureato in teologia all’Università Gregoriana e in Sacra Scrittura all’Istituto Biblico negli anni fervidi del Concilio, ha sempre studiato, insegnato, pubblicato con rigore e serietà, con intelligente ampiezza di fonti e riferimenti. Lascia in una dozzina di libri essenziali e in decine di saggi scientifici la parte visibile del suo lavoro. Lo ricordano come vero credente, assiduo nel suo ministero, quanti lo hanno conosciuto. Era così serio e schivo che non ci è facile tratteggiarne la personalità. Il tratto umano gentile e sereno, il pensiero serio e prudente, esposto con modestia e rispetto, con equilibrio e chiarezza, gli meritavano stima e ascolto. L’abbiamo sentito dichiarare, in un caso di dissenso, che preferiva il silenzio, citando Qohelet 3,7, e l’abbiamo udito ripetere Atti 14,22 su come si entra nel Regno di Dio. Ci disse una volta, all’incirca, che non sentiva del tutto suo il tono di questo nostro foglio e preferiva altre pagine e momenti di quel dialogo, sebbene saltuario, che sempre conservò con noi, dal tempo degli studi, in reciproca quarantennale amicizia: di questa soprattutto gli siamo grati, entro quella compresenza che la morte rende silenziosa ma più profondamente viva.

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