Il gallo e il biscione

In queste settimane dense di avvenimenti e debordanti di commenti l’evento più straordinario cui abbiamo avuto la ventura di assistere è stato certamente sentire dalla viva voce di Berlusconi – e per la terza volta! – le seguenti parole: «Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione». Lui, l’Unto del Signore, l’Uomo della Provvidenza, non ha probabilmente mai lontanamente ipotizzato di poter essere un Giuda (quello semmai è Follini! la calva reincarnazione di Bossi). Se in un gioco di fantasia kenotica il cavaliere ipotizzasse di impersonare uno dei Dodici, probabilmente, visti i tempi e le arie che tirano a Roma, si sentirebbe Pietro. Che il serpente sia un animale dalla lingua biforcuta è cosa nota a tutti, ma repetita iuvant. Anche il gallo più famoso della storia dovette cantare tre volte, perché chi doveva capire capisse.

c. b.


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