CINEMA
Cuore sacro

Per essere buoni bisogna essere matti? Pare di sì, pare di no. Per essere giusti, c’è solo il modo di san Francesco? Certo, bisogna scoprire l’altro nostro cuore, dietro il solito che lo riveste. Difficile scoprirlo da soli. Infatti, per lo più non lo scopriamo, rimane chiuso e segregato, parla a se stesso una lingua che resta a tutti incompresa. Può farcelo scoprire una piccola ladra, più saggia degli adulti regolari (che fanno altri furti “puliti”). Te lo fanno scoprire gli ultimi degli ultimi nella scala sociale, e allora, per le sagge zie, veramente sei diventato pazzo. Ma chi è sano? chi è ricco? chi è povero? Certo, anche il “cuore sacro” deve pazientare, organizzarsi, occorre agire insieme, che poi è la politica. Ma bisogna sapere di avere quel cuore, liberarlo, e averne cura. E mai diventare amministratori dell’esistente. Il film di Ozpetek lo dice e lo mostra, con i mezzi del cinema. Ma i personaggi che possono forse persuaderci non li incontriamo sullo schermo, ma sulla strada.

E.P.

 
 
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