Ahi, ahi, ahi, Monsignore
Il giorno di Pasqua, Mike Bongiorno con tanto di Monsignore al seguito, inviato direttamente dal
papa, ha piantato una bella croce alta due metri proprio al Polo Nord.

«Da alcuni anni, in occasione dell’anniversario delle apparizioni della Vergine a Lourdes, l’Opera Romana pellegrinaggi compie un gesto profetico di pace. Quest’anno abbiamo portato una lampada a Gerusalemme per chiedere pace per questa terra martoriata – spiega Monsignore.– Lì, nell’ombelico del mondo cristiano, abbiamo ricevuto il crocefisso, poi benedetto dal papa, che verrà issato al Polo Nord per fare nostro l’invito evangelico: “Portate l’annuncio di Cristo da un confine all’altro del mondo”». 

Ora, non si capisce bene né perché il pack avrebbe bisogno di pace, né come la croce potrebbe evangelizzare il pack. Si capisce di più la Prima Pasqua del Terzo Millennio trasmessa su Retequattro. E si capisce soprattutto – come lo stesso Mike non finirà mai di insegnarci – che si farebbe qualsiasi cosa per gratificare lo sponsor che ha messo i due miliardi necessari.

Un mio amico un po’ violento dice che Monsignore invece della croce avrebbe dovuto piantare nel ghiaccio polare il Bongiorno, o viceversa.

a.r.

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