ELEZIONI
Diamo i numeri
– 9,3 i milioni di voti ottenuti dal partito dell’astensione, della protesta della scheda bianca o annullata (1 elettore su 5).
– 81,2 la percentuale dei votanti, 2,7 milioni le schede annullate.
– 1,4 milioni di voti ottenuti dal partito di Di Pietro.
– 14 i seggi che Forza Italia rischia di perdere con la furbata delle liste civetta.
– 340.000 i voti al «Movimento Sociale-Fiamma Tricolore»; 2 le forze (MS e Forza Nuova) che si richiamano esplicitamente alla ideologia nazi-fascista. Tutto lecito dal punto di vista legislativo?
– 20 gli anni da cui dura la martellante campagna elettorale di Berlusconi sulle sue televisioni.
– 61/61 i collegi dell’uninominale conquistati dalla Casa delle Libertà (CdL) in Sicilia, 1 milione i voti ricevuti da Forza Italia nella stessa regione.
– 1 solo il responsabile della sconfitta dell’Ulivo, secondo Nanni Moretti.
– 85 le donne in parlamento (60 alla Camera).
– 1,4 i milioni di voti persi da Polo e Lega rispetto al ’96.
– 2,3 la percentuale dei consensi ottenuti dalla lista Bonino, 0 gli eletti, 50 i premi Nobel (fra cui José Saramago) e 500 gli scienziati che hanno sostenuto la candidatura di Luca Coscioni, presidente del comitato radicale.
– 12,9 i milioni di voti dell’Ulivo in queste elezioni contro i 13 milioni del ’96, 2,6 i milioni di voti in meno alla sinistra (meno 1,7 milioni i DS, meno 700 mila Rifondazione).
– 4 le persone che muoiono ogni giorno sul posto di lavoro.
– 5,5 i milioni di voti di differenza al proporzionale fra CdL e Ulivo (non 440 mila).
– 367 seggi a 248 il vantaggio della CdL alla Camera, 177 a 128 quello al Senato, 33 i collegi 
senatoriali che potenzialmente avrebbero potuto conquistare l’Ulivo con l’alleanza con Rifondazione, in questo caso 144 sarebbero stati i collegi della CdL contro i 158 che rappresentano la maggioranza al Senato.
– 11 e 3 i seggi conquistati da Rifondazione, rispettivamente alla Camera e al Senato.
– 4,6 la percentuale di consenso perso dai DS in 5anni (meno 6/7% in Emilia e Toscana).
– 3,6 la percentuale di consenso perso da Rifondazione.
– 7 i ministri dell’Ulivo bocciati nei collegi uninominali.
– 9 gli anni impiegati dai DS per ritornare a un consenso del 16%.
– 7 le ore di coda di qualche fortunato ai seggi, per votare.
– 128 gli eletti in Parlamento per la Margherita.
– 9 (o 14) i consiglieri comunali a Torino per la Margherita, 15 (o 23) quelli di Forza Italia, a seconda del sindaco che verrà scelto dai cittadini.
– 1 milione i voti presi dal partito di D’Antoni e Andreotti.
– 194, la legge sull’interruzione volontaria di gravidanza che CdL e Vaticano vorrebbero cambiare (in meglio?).
– 57,5 la percentuale di consenso ottenuta da Albertini per l’elezione a sindaco di Milano.
– 150 mila le persone attese a Genova per contestare il G8. Potrà ripartire la sinistra da qui?

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