Matti come Silone

Visitando un conoscente nel manicomio di Collemaggio, all’Aquila, Ignazio Silone vi trovò ricoverato un contadino compaesano, suo antico compagno di scuola. Al momento di uscire, questo gli chiede se ha il permesso. Riteneva che, prima o poi, anche Silone sarebbe finito in manicomio, e si stupiva solo del ritardo, perché: «Se non lui, chi allora? È sempre stato contro il governo» (Ignazio Silone, L’avventura d’un povero cristiano, Mondadori 1968, p. 16-17).

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