LETTERE
Il bagnino di Taormina
Che cosa fa oggi veramente paura al nuovo ordine mondiale? Faccio partire le mie riflessioni da un’intervista fatta a un bagnino di Taormina che aveva molta fortuna con le belle ragazze (nello specifico, beato lui!), dove gli si chiedeva se oltre alle dolci evasioni aveva qualche riflessione da fare riguardo alle emergenze del mondo. Mi colpì la risposta: «Nessuno mi paga per pensare, perché dovrei allora pormi certi problemi?». Per fortuna questo non è ancora il pensiero universale, ma poco ci manca al decadimento della coscienza all’utilitarismo di mercato. Da buon mangiapreti, devo prendere atto delle dichiarazioni di stima di Tettamanzi verso i giovani del Social Forum, visti come risorse della società, subito però smorzate dai suoi diretti superiori. Intanto il Cocer dei carabinieri non ha gradito alcuni cappellani militari poco inclini a sostenere il loro ultimo operato. Vorrebbero forse un Dio su misura? A questo io non sono certo in grado di dare una risposta, mentre mi sento di affermare che il potere preferisce avere contestatori ottusi e violenti (tipo stadio), piuttosto che una variopinta coscienza critica, forse un po’ troppo armata Brancaleone come il Social Forum. Ma capace di espandere una coscienza critica che interessi trasversalmente le classi sociali e i più compositi aggregati culturali, politici e spirituali. È questa la vera sovversione, oggi: il principio della libertà di pensiero e di parola.

Giampiero Fasoli 
 


 
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