LIBRI |
Le domande della vita |
Attraverso molteplici strade, siamo tutti, consapevoli o no, alla ricerca di quelle risposte che potrebbero colmare il vuoto che ci assale quando le “domande sulla vita” si fanno molteplici.
Se guardiamo in qualsiasi tempo della storia della terra e degli uomini, vediamo un insieme di disordine e di sciagure, di violenze insensate, di abbandono e di arbitrio e troviamo difficile capire se esiste un senso a tutto questo e infine come collocare le nostre esistenze in quell’armonia del mondo che non vediamo ma desidereremmo trovare e comprendere. La vita è da sempre un dibattersi tra gioia e dolore, libertà e felicità, vita e morte, bene e male, e non sempre siamo capaci di affrontare con coraggio tutte le scelte obbligate con un giusto equilibrio di razionalità ed emozione. È allora che vorremmo trovare dei maestri, dei sapienti pronti ad ascoltarci e guidarci, non certamente per insegnarci la strada da percorrere, libertà che spetta solo a noi, ma per cercare le infinite capacità che possediamo e quel modo personale ed originale di vivere la nostra esistenza unica ed irripetibile. I libri rappresentano tutti quei sapienti che vorremmo conoscere, amici silenziosi e sempre disponibili. Mario De Bernardis nel suo libro ci mostra quante e quali sono state le possibilità di realizzazione di quei bisogni interiori che hanno dato un senso alla sua vita indirizzandolo verso scelte difficili ma ricche di gioia e di comunione con gli altri. Un laico che ha fatto della “Buona Novella” di Gesù Cristo il filo conduttore della propria vita tracciando nettamente la separazione tra religione, come apparato istituzionale, e fede come qualcosa di molto più ampio, unico spazio in cui trovare una risposta plausibile alle domande fondamentali della vita. Anche chi cerca per altre strade le proprie risposte, fa bene a leggere questo scritto perché si parla di sete di giustizia, di verità, di quell’infinito presente in ognuno di noi, in modo semplice anche a chi non è impregnato di cultura religiosa: ci invita a pensare a Gesù Cristo come a colui che ha mostrato la possibilità per l’uomo di essere salvo innanzi tutto partendo dal suo infinito valore umano, con la sua ragione, intelligenza, volontà. La Buona Novella è tale solo se ci insegna che lo scopo della vita è di stare bene ed essere felici. La felicità come stato di serenità che non esclude il dolore né la tragicità dell’esistenza che tutti noi siamo chiamati prima o poi a sperimentare. Fiducia, quindi, in un uomo che crede in se stesso, alla propria identità, alla personale capacità di scelta, e non chiede a nessuno cosa fare, perché ha capito che vi è un solo comandamento da seguire: «Ama il prossimo tuo come te stesso». Eleonora Bonavoglia • Mario De Bernardis, «Le domande della vita», Gabrielli Editori, L. 24.000. |