SAPIENZA ISLAMICA
La formica, l’ucciso e l’uccisore 
Una formica pizzicò una volta un profeta, e questi diede ordine di bruciare la città delle 
formiche. Ma Iddio gli rivelò: «Per essere stato pizzicato da una formica, hai fatto bruciare un popolo che cantava le lodi a Dio».

“Detti e fatti del profeta dell’Islam raccolti da al-Buhari”, Utet, Torino 1983, p. 392.

Narrò al-Ahnaf figlio di Qays: Andai in soccorso di quell’uomo aggredito e incontrai Abu Bakrah che mi disse: «Dove vai?». «Ad aiutare quell’uomo», risposi. E lui: «Torna indietro, perché ho sentito dire all’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute –: “Quando due musulmani si affrontano, armati di spada, l’ucciso e l’uccisore andranno all’inferno”. Io gli dissi allora: “Questo per l’uccisore, Inviato di Dio, ma perché per l’ucciso?”. Rispose: “Perché bramava uccidere il suo compagno”».

“Detti e fatti del profeta dell’Islam raccolti da al-Buhari”, Utet, Torino 1983, citato in P. C. Bori e S. Marchignoli, “Per un percorso etico tra culture”, 2ª edizione, Carocci, Roma 1998, 
pp. 167-68.


 
[ Indice ] [ Sommario ] [ Archivio ] [ Pagina principale ]