Quasi un diario |
24 novembre 2001.
Dice che quelli che vengono al posto dei talebani sono meglio. È vero. A parte che arruolano i bambini-soldato, a parte che quando sono stati al potere hanno impedito alle donne di studiare, a parte che l’Onu ha chiesto che rispettino il diritto internazionale umanitario e la Convenzione di Ginevra, a parte che migliaia di persone che hanno abbandonato Kabul hanno dichiarato di temerli molto di più dei bombardamenti americani, sono meglio. 26 novembre. Intervistato da «Newsweek» il presidente George Bush fa capire che sulla ruota dei bombardamenti fra poco uscirà il numero dell’Iraq. Perché, dopo dieci anni di raid aerei ed embargo ammazzabambini, ci sono ancora tracce di Iraq? 1 dicembre. Sarebbe sin commovente la dichiarazione del ministro Tremonti («è un fatto epocale») sulla scelta delle Isole Cayman, simbolo dei paradisi fiscali, di rinunciare al segreto bancario, se non fosse ammantata da uno strato d’ipocrisia spesso quattro dita. Dopo la legge sulle rogatorie e quella relativa al rientro dei capitali dall’estero, infatti, non ha più senso cercare fuori il paradiso quando te lo stanno preparando, bello e su misura, a casa tua. 4 gennaio 2002. Inviato Usa per dirimere la crisi India-Pakistan. Inviato Usa? E per far che? L’unica volta che un emissario degli Stati Uniti ha abbassato il livello dello scontro risale all’aprile del 1921 e si trattava di una lite tra condomini in un sobborgo di Parigi (ma qualche storico nutre seri dubbi al riguardo). Per il resto la diplomazia americana ha una capacità di prevenire i conflitti pari a zero, con punte sublimi nel Medio Oriente. Inviato Usa? E per dire che cosa? Considerato che tanto l’India quanto il Pakistan sono dotati di bombetta nucelare il Nostro forse inviterà le parti a non scherzare con il giocattolino. Al massimo possono farlo i suoi datori di lavoro. Come a Hiroshima. Come a Nagasaki. 5 gennaio. «Europa dei popoli, non dei burocrati», dice Bossi nel contestare l’euro-foria di questi giorni. Ma se il popolo è que 37% che nelle elezioni tedesche del luglio 1932 scelse i deliri nazisti o l’ascoltatore che a Radio Padania scarica ogni giorno quintali di odio sopra chiunque non sia nato nei dintorni di Alzate Brianza, be’, io l’Europa di Bruxelles, dei governi e delle direttive comunitarie me la tengo stretta stretta. Fausto Caffarelli |