È in arrivo agli abbonati (unico modo per ricevere questo mensile, ma numeri in saggio vengono inviati su richiesta) il n. 288 de "il foglio". Segnaliamo i principali articoli.
Il primo numero del 2002 si apre con un editoriale che narra le vicende d'avvio dei progetti edilizi torinesi intrapresi dal cardinale Poletto, arcivescovo di Torino.
L'involuzione della democrazia in Italia, tra conflitto di interessi e scenari internazionali, è al centro dell'articolo di fondo redazionale Democrazia in pericolo.
Gianfranco Accattino ritorna sulla tragica situazione del Medio Oriente gridando Basta! a terrorismo e rappresaglia.
Con La bella guerra, Massimiliano Fortuna nota come l'ottimismo dei nonviolenti spesso sottovaluti il fascino che la guerra può portare con sé.
Enrico Peyretti espone La ragione delle ragioni contro la guerra.
Il foglio ricorda dopo dieci anni David Maria Turoldo riproponendo la sua Salmodia di Zagorsk.
Giuseppe Bailone riparte dalla questione dei crocifissi a scuola per sviluppare in forma di dialogo (I segni della fede) i grandi temi della tolleranza e della laicità.
Una lettera Contro il "buono scuola", una nota di Antonello Ronca sulla legge Bossi-Fini (La caramella e i bastoni) e i pensieri Quasi un diario di Fausto Caffarelli completano questo numero, che contiene inoltre l'Indice analitico del trascorso 2001.