Educazione pubblica
«È opinione diffusa in Occidente che siano i ministeri dell’educazione gli organismi preposti a vegliare per l’educazione della società. Viceversa, in pratica, tale compito viene svolto su più vasta scala da un’altra istituzione non statale: la pubblicità.

I governi, dentro il sistema capitalista, hanno rinunciato a questo mandato perché è più utile agli interessi della struttura di potere che siano le agenzie pubblicitarie e gli esperti pubblicitari dei grandi monopoli gli incaricati a creare e imporre le nuove formule culturali e i valori più opportuni. In tal modo, la società si forma esclusivamente secondo l’arbitrio della camarilla dei soggetti più perniciosi e senza scrupoli che la società capitalista produce» 
(Elias Condal, Dizionario dell’«intellettuale di sinistra», 1970).


 
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