2 GIUGNO |
Che cosa c'entra l'esercito? |
Il 2 giugno è festa del popolo elettore, non dell’esercito, che, grazie a Dio, non ha avuto alcuna parte il 2 giugno 1946. Anche a voler ammettere che l’esercito abbia la sua necessità, utilità e valore simbolico (!), la sua sarebbe una ben triste utilità e simbolicità: risolvere una controversia con l’ammazzare qualcuno!
Anche in una casa ci sono cose indubbiamente necessarie e utili: la serratura, lo sgabuzzino delle scope, la pattumiera, il cesso. Quando viene un amico, quando facciamo una festa, mettiamo forse in mostra queste cose come il simbolo migliore della nostra casa? E allora, perché farlo con l’esercito? Il 2 giugno è civile! Civilizziamo il 2 giugno! È la festa della democrazia, dell’uguaglianza (licenziamento della monarchia), dei metodi disarmati, come è il voto, per decidere le cose. L’esercito è una tristezza: non serve ad altro che a guastare la festa! (e a buttare via un sacco di soldi). E.P. |