OBIEZIONE
L’impronta razzista
La disposizione governativa dell’impronta digitale da prelevare agli immigrati che vengono dai paesi poveri, non da quelli ricchi, non ha soltanto né principalmente uno scopo pratico di identificazione, quanto un evidente voluto significato di discriminazione sociale e razzista, secondo gli intenti ignobili più volte dichiarati dagli esponenti della Lega.

La raccomandazione votata alla Camera per il prelievo dell’impronta a tutti non avrà effetto pratico se non chissà quando, e non toglie l’intollerabile carattere razzista della legge sull’immigrazione, in questa e in altre disposizioni.

Contro la mentalità razzista e xenofoba, che offende l’Italia civile, per rimediare alla miseria morale di chi la traduce in legge obiettiamo tutti subito: da un caso come questo, l’11 settembre (!) del 1906, in Sudafrica, Gandhi inventò la lotta nonviolenta per la giustizia.

Come fare? Porre il polpastrello dell’indice della mano sinistra su un tampone da timbri. Stampare l’impronta su un foglio di carta bianca. Scrivere sotto il proprio nome, cognome e numero di carta d’identità. Dichiarare e firmare la propria obiezione in forma breve e chiara. Per esempio: «Mi oppongo, per superiore dovere di coscienza umana, alla selezione razzista dell’impronta digitale dei poveri, e voglio che anche la mia impronta sia archiviata insieme alle loro. Subito, o per tutti o per nessuno». Fotocopiare il tutto ingrandito del 200% in 8 copie, più una per sé. Spedire le fotocopie al Sindaco, al Presidente della Provincia, al Presidente della Regione, ai Presidenti delle due Camere (Camera dei Deputati, piazza Montecitorio, 00186 Roma; Senato della Repubblica, corso Rinascimento, 00186 Roma), al Presidente del Consiglio (Palazzo Chigi, piazza Montecitorio, 00186 Roma), al Presidente della Repubblica (Palazzo del Quirinale, 00186 Roma).

Spedire l’ottava copia al Centro Studi Sereno Regis, via Garibaldi 13, 10122 Torino. Custodire la propria copia come un documento. (Il costo per 9 copie e 8 francobolli è di circa 4 euro. Vale la spesa).

Mir-Mn Piemonte e Val d’Aosta (Movimento Nonvio-lento e Movimento Internazionale della Riconciliazione), c/o Centro Studi Sereno Regis


 
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