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La svolta di Firenze

Il Social Forum Europeo di Firenze ha dimostrato che la nonviolenza è una scelta valida e efficace. Ha costretto l’opinione pubblica a dare attenzione ai temi posti dal dibattito, invece di rifugiarsi nella denuncia delle violenze, che spesso accompagnano le manifestazioni e che con tanto rumore sono state auspicate da Berlusconi e dalla sua stampa.

I new-global, superata la fase della contrapposizione in negativo, sono riusciti a evidenziare grande maturità e tutti, ministro degli Interni e polizia compresi, hanno saputo trarre le dovute lezioni dalla catastrofe di Genova. 

Ci fa piacere che i politici più avveduti, come Prodi e i Ds fiorentini, abbiano colto la positività di un movimento, che, nella varietà e ricchezza delle sue voci, può davvero essere un antidoto al pensiero unico e al trionfo disumanizzante del mercato e del capitale.

Anche Firenze ne è uscita bene, ricordandoci che la città d’arte non sono ninnoli da museo e da vetrina, ma nascono e vivono nel tessuto problematico della storia dei popoli.
 


 
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