il foglio
mensile di alcuni cristiani torinesi
 
Sommario del n. 289, Febbraio 2002


È in arrivo agli abbonati (unico modo per ricevere questo mensile, ma numeri in saggio vengono inviati su richiesta) il n. 289 de "il foglio". Segnaliamo i principali articoli.

L'editoriale è dedicato alla tragedia mediorientale, e introduce un commento su questi tragici temi da parte di Riccardo Orioles.

Con Una rivoluzione copernicana Mauro Pedrazzoli continua l'argomento della Teodicea.

L'articolo del numero precedente a proposito del fascino della guerra suscita discussione: Enrico Peyretti obietta con Ma c'è anche l'orrore per la guerra, e Massimiliano Fortuna replica.

Su violenza e rivolta, proponiamo un'ampia citazione da Jean-Marie Muller: Comprendere la violenza della rivolta.

Dalla "Lettera Quacchera" italiana, cinque Consigli e appunti in tempo di guerra di Pier Cesare Bori.

Viene riproposta in L'omicidio del padre la parte finale della relazione di Raniero La Valle ad un convegno sul Servizio Civile Volontario.

Fausto Caffarelli si sofferma su due mondi apparentemente lontani, Cina e Stati Uniti, però vicini nel riconoscere allo Stato il diritto di uccidere: La pena che unisce.

Dario Oitana si chiede se I valdesi sono gli eredi di Valdo?.

Guerra e conflitto di interessi sono stati argomenti di un convegno del Centro Studi Sereno Regis. Enrico Peyretti ne sintetizza alcuni interventi in Due questioni di legittimità.
 
 


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